CARD. JORGE ARTURO MEDINA ESTEVEZ |
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Premio Internazionale Bonifacio VIII Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 1998, del Titolo di S. Saba, Diaconia elevata pro hac vice a titolo presbiterale (1° marzo 2008). Cardinale protodiacono dal 24 febbraio 2005 al 23 febbraio 2007. Come cardinale protodiacono, ha annunciato al mondo l'elezione del nuovo Papa Benedetto XVI il 19 aprile 2005 ed ha imposto al Papa il Pallio petrino nella cerimonia di inizio del Pontificato il 24 aprile 2005. DISCORSO: La libertà di ogni persona in materia religiosa venga rispettata da tutti… Egregio Signor Presidente della Accademia Bonifaciana, Autorità civili e militari, Cari fratelli sacerdoti, Signore e Signori, Ragazze e ragazzi, ringrazio sentitamente l’Accademia Bonifaciana per avermi concesso il prestigioso premio Bonifacio VIII. Vedendo le illustri personalità che hanno ricevuto quest’onore prima di me, provo una certa confusione perché non scopro in me meriti simili da segnalarmi per una tale onorificenza. Vorrei dirvi poche parole a modo di riflessione per quest’occasione. Innanzitutto, un auspicio affinché la libertà di ogni persona in materia religiosa venga rispettata da tutti, ed in particolare dalle autorità civili e religiose e dalle legislazioni civili degli Stati. Anche se una persona aderisce a posizioni erronee in materia religiosa, non perciò perde la sua dignità umana e nemmeno in diritto al rispetto altrui a condizione, certo, che le sue convinzioni rispettino il diritto delle altre persone e il giusto ordine sociale. Il rapporto di ogni uomo con Iddio, sia individualmente sia com’unitariamente, è la base di una convivenza giusta, rispettosa dei diritti e dei doveri altrui. Il riconoscimento di Dio come Creatore, come Legislatore e come Salvatore è la base insostituibile per costruire atteggiamenti ordinati in modo che ognuno sia consapevole di non essere al di sopra degli altri, bensì tutti sottoposti alla sovrana sapienza e bontà di Dio, la cui volontà invece di creare la cieca sottomissione della schiavitù, conduce alla vera libertà fondata nella verità e nel bene. Una società che pensi poter fare astrazione di Dio e della sua legge crea la base per contrasti tra i componenti della comunità, senza che la loro soluzione si possa cercare nel riferimento alla autorità sovrana di Dio e della sua legge iscritta nel cuore della natura umana. La Chiesa non intende sostituirsi alla legittima autorità civile: non è il suo compito e riconosce volentieri l’autonomia giusta dell’ordine temporale. Ne come custode della verità e come esperta in umanità chiede gli venga riconosciuto il diritto di esprimere liberamente il suo pensiero per ciò che riguarda il bene comune, i diritti essenziali della persona umana e il comportamento morale. E non lo fa a modo di un esercizio prepotente, ma come un servizio allo stesso tempo umile e coraggioso che punta alla vera libertà e al bene di tutti. Certo l’esercizio del proprio ministero acquisisce sfumature diverse secondo i differenti contesti socio-politici delle comunità nelle quali si trova immersa, ma anche quando la comunità cristiana e piccola e minoritaria, può e deve essere fermento di crescita dei valori umani, condivisi da tutti gli uomini di buona volontà In situazione di minoranza la Chiesa spera che venga lealmente riconosciuto il criterio di reciprocità, cosi che possa godere degli stessi diritti che in altre società vengono riconosciuti alle minoranze di altre religioni, sempre nella cornice dell’ordine pubblico, del bene comune e del riconoscimento della dignità di ogni persona umana. La Chiesa Cattolica crede nel dialogo, ma un vero dialogo ha come primo fondamento, da parte sua, la fedeltà alla propria identità, cioè a Gesù Cristo e al suo Vangelo.
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L’ On. Berisha, il prossimo 31 marzo sarà ad Anagni per ricevere il Premio Internazionale Bonifacio VIII. |
L’ On. Sali Ram Berisha, già Capo dello Stato e Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Albania, il prossimo 31 marzo sarà ad Anagni ospite dell’Accademia Bonifaciana per ricevere il Premio Internazionale Bonifacio VIII. L’occasione della venuta dell’ex premier albanese, considerato eroe nazionale per aver contribuito in maniera determinante alla caduta della dittatura comunista in Albania è la Cerimonia di Avvicendamento dell’Ufficio di Presidente del Comitato Scientifico e dei conferimenti nazionali ed internazionali della XVII edizione del Premio Bonifacio VIII. |
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L'Accademia Bonifaciana, ha sede presso il palazzo di Bonifacio VIII di Anagni, da tre secoli custodito dalle Suore Cistercensi della Carità, venne edificato nel XII secolo e in origine appartenne alla famiglia dei Conti. Fu abitato da Papa Gregorio IX (Ugolino Conti) che il primo settembre 1230 vi ospitò Federico II... Leggi articolo
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